IL NEOCLASSICISMO DEL CANOVA RIPRENDE FORMA CON LA TECNOLOGIA 3D

Durante la Prima Guerra Mondiale, una granata colpì la Gypsotheca e alcuni gessi furono completamente distrutti o lesionati.
La grandiosa opera di restauro dei conservatori Stefano e Siro Serafin, padre e figlio, consentì di far rinascere la Gypsotheca e di riaprirla ai visitatori nel 1922.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per prevenire nuovi bombardamenti, la Gypsotheca fu in parte svuotata, le statue furono trasferite e depositate all’interno del Tempio di Possagno, dove rimasero fino al 1946.
L’attuale allestimento è il frutto di un rispetto assoluto dello spirito museologico di Giovanni Battista Sartori, delle variazioni conseguenti ai danni subiti nei due conflitti mondiali e del contributo dell’arch. Carlo Scarpa nel 1957.
L’ultimo tassello da aggiungere era la ricostruzione fedele della sala Lazzari.
In questo contesto è stata chiamata all’opera la divisione “Art Visual Experience” di Asolana Group, che recentemente ha progettato un nuovo sistema di elaborazione ed acquisizione dati votato alla riproduzione tridimensionale di ambienti e oggetti.
L’obbiettivo era infatti quello di poter disporre di una piattaforma completa, capace di pubblicare il dato nella massima qualità, in maniera versatile in ogni genere di sistema.
Un supporto in grado di far rivivere un contesto effettivamente “inesistente” ma con una precisione tale da renderlo nuovamente tangibile e concreto.
Tramite la scansione degli ambienti, realizzata con tecnologie scanner all’avanguardia, abbiamo raccolto la matematica del dato e una totale e precisa nuvola di punti.
Successivamente, lavorando con moderni software 3d, sono state riprodotte la ricostruzione delle superfici e soprattutto le opere presenti nella Gypsotheca.
La ricostruzione fedele delle mappature reali di materie e colori sono state possibili grazie ad una curata raccolta di foto originali scattate dall’allora custode successivamente al bombardamento del museo.
Asolana Group ha retto le fila di un corposo Team di lavoro composto dai suoi operatori e da sviluppatori esterni, con il continuo supporto della Gypsoteca, che ha dato vita ad un progetto integrato veramente completo: da un lato la ricostruzione della sala Lazzari, dall’altro la creazione di un’esperienza multimediale unica nel suo genere.
Il neoclassicismo del Canova riprende forma nel suo contesto originale grazie alla tecnologia 3D.