CASELLATO E SALONE DEL MOBILE: PERFETTO CONVIVIUM TRA ARTE E DESIGN

Il Design a cui facciamo riferimento è sicuramente quello dell’interior, protagonista indiscusso del Salone del Mobile, evento fieristico milanese di fondamentale importanza, quest’anno ancora più significativo in quanto sinonimo di ripartenza post pandemia.

L’arte in questione è invece quella realizzata da Giovanni Casellato, di studi architetto ma di nascita artista.

Le opere scultoree di Casellato nascono da un materiale grezzo, pesante e difficile come il ferro, che tra le mani dell’artista diventa morbido, leggero e multiforme.

La convivenza tra queste due forme artistiche, l’arte in senso stretto e il design, è oggi sotto i nostri occhi, passeggiando tra i diversi allestimenti e show-room di questo “supersalone”.

A partire da Edra, azienda leader nella produzione di imbottiti, che accosta le linee sinuose e moderne delle sue sedute con la ricchezza degli affreschi di Palazzo Durini Caproni di Taliedo. Fino a giungere agli stessi allestimenti interni alla fiera, che presentano le più nuove proposte di design, dalle sedie all’illuminazione, sospese su pannelli verticali come se fossero dei quadri non più privi di una terza dimensione.

Ecco che Dicotomia di Casellato, quadro scultoreo realizzato in acciaio laccato, mostra allo spettatore il retro di se stesso: una dimensione solitamente nascosta ma esistente. L’artista in questo modo dona al quadro quella terza dimensione tanto ricercata nella storia dell’arte, prima attraverso la perfezione della prospettiva poi con i famosi e discussi tagli su tela di Lucio Fontana.

Un Salone diverso, esposizioni verticali, spazio all’immaginazione. Arte e Design si fondono perfettamente per comunicare allo spettatore nuove e stimolanti emozioni.